L’esperienza di GET UP, il nostro progetto per ragazze e ragazzi dai 14 ai 18 anni.

Condividi su:

Solidarietà, ascolto, condivisione, cooperazione, collaborazione, sono solo alcune delle coordinate che ci hanno guidato durante il progetto “GET UP – Giovani, Esperienze, Tempi per Unire Possibilità”, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

Un susseguirsi di iniziative si sono dipanate sul territorio del Valdarno fiorentino in tutto il corso dell’anno scolastico, che hanno coinvolto oltre 70 ragazze e ragazzi e numerose realtà locali, offrendo occasioni di scambio e collaborazione e interventi finalizzati alla prevenzione della dispersione scolastica.

I giovani protagonisti dei percorsi hanno partecipato ad un ciclo di 5 giornate itineranti che hanno spaziato da un trekking con la guida turistica Giuseppe Taras ad un momento di orientamento al mondo del lavoro curato dal “Progetto Policoro”, per passare dalla giornata di raccolta alimentare distribuita alla Casa-famiglia “Fraternità della Visitazione”.

Il progetto ha inoltre coinvolto l’ISIS Vasari di Figline in una serie di percorsi di coaching scolastico individuali attivati in orario scolastico e rivolto a studentesse e studenti del biennio a maggior rischio di dispersione scolastica. Un percorso motivazionale, di promozione della propria autostima e di valorizzazione delle personali competenze di ogni partecipante e di cura del proprio benessere.

Le ragazze e i ragazzi sono stati protagonisti anche di un laboratorio di peer education orizzontale realizzato presso l’Oratorio Don Bosco di Figline, in cui coppie formate da compagni di scuola – di cui uno con il ruolo di tutor – hanno tratto beneficio dallo scambio in termini di crescita, di costruzione di nuove relazioni e di responsabilizzazione.

L’Oratorio, inoltre, ha ospitato il corso di italiano L2 rivolto alle studentesse e agli studenti con background migratorio e lo “spazio studio”, un laboratorio promozione del successo formativo e per il contrasto all’abbandono scolastico, dove le ragazze e i ragazzi affiancati da volontari e educatori, hanno lavorato sulle difficoltà didattiche, acquisendo metodi di studio adeguati e maggiore autonomia. È stato infine fornito un supporto mirato a studenti/studentesse con DSA/BES, con la messa a disposizione di software didattici.